Da giovane ho iniziato ad appassionarmi alla fotografia statica, e in quel momento il digitale era ancora molto lontano.
Nello stesso periodo, durante le scuole superiori, ho coltivato anche un altro interesse: l’elettronica.
Questo connubio, la passione per l’immagine e il mondo dell’elettronica, è stato molto utile.
Nei primi anni del 2000, il cinema era girato principalmente in pellicola, però alcuni esperimenti verso un’immagine digitale erano già stati fatti, per lo più all’estero: si parlava molto del Dogma di Lars von Trier, per l’uso di mezzi leggeri, stile Hi8.
Mi capitò per le mani un progetto di un film, per la regia di Giorgio Diritti. Una piccola produzione, indipendente, senza finanziamenti di alcun tipo, neanche pubblici.
Per produrlo l’unica soluzione era avere per le mani mezzi leggeri e poco costosi: usammo una piccola Panasonic miniDV, passando in pellicola 35 per le sale. Così è nato un film che ha segnato, per così dire, in modo indelebile il mio passaggio, dall’immagine in pellicola a quella digitale: IL VENTO FA IL SUO GIRO.
Si, certo, un piccolo film, che però mi ha fato capire che il mezzo ha un’importanza relativa. Il film è stato candidato ai David di Donatello e questo mi ha sorpreso. Da lì in avanti, ho abbandonato definitivamente la pellicola.
Un anno dopo l’uscita del film di Diritti, mi capitò un altro progetto: Bar Sport, anch’esso girato in digitale, il primo film girato in Italia con la camera Arri Alexa.
La cosa che più mi appassiona è quindi sperimentare, anche sulla mia pelle, e mi piace immaginare nuovi percorsi, nuove visioni.
Percorsi a volte ad ostacoli, con risultati a volte incerti, però è questo che mi appassiona: forse la convenzione non mi soddisfa.
Nell’incontro con gli allievi del corso di Direzione della fotografia, utilizzo una soluzione e un metodo che ho sperimentato e aggiornato nel tempo. Informazioni intuitive e via via più complesse, nell’apprendere facilmente quello che potrei chiamare “la materia luce”. Attraverso lezioni frontali e condivise, l’aiuto di slide appositamente create, prove pratiche e basilari per la mia interpretazione della luce, oltre ai test proposti agli allievi, cerco di comprendere quanto da loro venga o meno assimilato.